L’anfiteatro romano, edificato tra il I e il II secolo d.C., è per metà scavato nella roccia e per metà in calcare bianco. È il più importante edificio pubblico della Sardegna Romana.
Descrizione
L'anfiteatro ospitava combattimenti tra animali, tra gladiatori e tra combattenti specializzati che venivano reclutati anche fuori dalla Sardegna. Gli avvenimenti che prendevano vita al suo interno avevano orari ben definiti: al mattino le lotte tra uomini e belve importate dall’Africa, a pranzo le esecuzioni capitali e di sera, dopo i banchetti, lo spettacolo più atteso era certamente quello delle lotte tra gladiatori. Al suo interno venivano eseguite anche le pene capitali davanti alla folla esultante, nonché spettacoli teatrali. Poteva contenere 10.000 spettatori circa che si posizionavano sulle gradinate secondo i tre ordini di rango. Sopra l'arena vi era il podium, riservato ai personaggi di spicco. Alle donne e agli schiavi era invece destinata l'ultima gradinata coperta. Oggi è ancora possibile ammirare parte della cavea e, sotto, le stanze per gladiatori, le celle per gli animali e l’infermeria. Davvero suggestivo è percorrere, dal fondo dell'arena, un corridoio lungo quasi 100 metri che attraversa il banco roccioso e conduce alla visita di una grande cisterna sotterranea, ubicata nell'Orto dei Cappuccini.
L'anfiteatro è visitabile tutti i giorni, dal lunedì alla domenica dalle 10 alle 17.
Trasporti
L'Anfiteatro Romano è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici urbani CTM, utilizzando le linee n. 8, n. 10
Accessibilità
Le persone affette da disabilità dispongono di un accesso agevole grazie ad uno scivolo naturale (in cemento) costruito all’altezza della strada. Lo stesso scivolo si trasforma in una sorta di passerella, confortevole e sicura, per tutta la durata della visita.