È il più importante monumento di età classica esistente oggi in Sardegna. Conserva in gran parte le gradinate ellittiche, la cavea, le recinzioni, il “podium” e i sotterranei utilizzati come riserve d acqua. Negli stessi sotterranei trovarono rifugio, durante la seconda guerra mondiale, in una città dilaniata dai bombardamenti, molti senzatetto. Sul piano dell arena si sviluppa un lungo corridoio, su cui si affacciano gli ambienti nei quali venivano rinchiusi gli animali prima degli spettacoli. L'anfiteatro che risale al II secolo d.C., fu costruito per una capienza di 10.000 spettatori che potevano occupare, a seconda del censo, tre ordini di posti. L'area venne acquistata dal Comune alla metà dell’ottocento. La successiva campagna di scavi fu affidata al canonico Giovanni Spano. Oggi l'anfiteatro, durante l'estate, viene utilizzato come spazio per spettacoli e concerti.